Il “Decreto Energia” poi integrato dal “Decreto Aiuti”, dal “Decreto Aiuti Bis” e dal “Decreto Aiuti Ter” hanno riconosciuto sugli aumenti di spesa per elettricità e gas pagati dalle imprese nel corso del 2022, dei crediti di imposta calcolati sulla componente energia.

Tali crediti vengono riconosciuti a condizione che i prezzi medi pagati in ciascun periodo del 2022 superino di almeno il 30% i prezzi medi applicati nel medesimo periodo del 2019.

Per il gas l’aumento del 30% dei costi è stato rilevato a livello generale, e non servono ulteriori verifiche, mentre per l’energia elettrica l’aumento va verificato dalle fatture.

Per l’energia elettrica viene chiesto inoltre che l’impresa sia dotata di un contatore con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, ad eccezione dei mesi di ottobre e novembre 2022, per i quali è sufficiente un contatore con una potenza pari o superiore a 4,5 kW.

I crediti riconosciuti sulla spesa per la componente energia sono i seguenti:

Soggetti

Credito d’imposta

1 trimestre 2022

2 trimestre 2022

3 trimestre 2022

ottobre e novembre 2022

Imprese energivore

20%

25%

40%

Imprese non energivore

15%

30%

Imprese gasivore

10%

25%

40%

Imprese non gasivore

Imprese esercenti

attività agricola

20%

20% (*)

Imprese esercenti

attività della pesca

20%

Tali crediti vengono calcolati gratuitamente, su richiesta, dall’attuale fornitore di gas o energia elettrica, a condizione che sia il medesimo del 2019.

La società SGR, ad esempio, agli inizi di settembre ha inviato via PEC il calcolo del credito di imposta sulla spesa per il gas relativo al 2° trimestre 2022 a tutti i suoi attuali clienti (e che lo erano già dal 2019).

 Vi preghiamo quindi di controllare la vostra PEC e di girare allo scrivente Studio le eventuali comunicazioni con i calcoli arrivati dal proprio fornitore di energia. Se non avete ricevuto nulla, vi consigliamo di contattare il proprio fornitore di energia (se è il medesimo del 2019) e chiedere di inviarvi gratuitamente il calcolo dei crediti che avete maturato.

 Per chi avesse cambiato dal 2019 il proprio fornitore di energia, oppure nonostante la richiesta, non abbia ricevuto il conteggio dal proprio fornitore di energia, è possibile far fare un calcolo manuale da parte di un tecnico. Per effettuarlo, bisogna confrontare le bollette di ciascun periodo del 2022 con le bollette del medesimo periodo del 2019, tenendo presente che spesso le fatture elettroniche non contengono i dati dettagliati della fornitura, e quindi sono necessarie le fatture in pdf o cartacee “tradizionali”.

Una volta ricevuti questi calcoli (dal fornitore di energia o da un tecnico) tali crediti possono essere subito utilizzati in compensazione con l’IVA, le tasse ed i contributi.

A disposizione per ogni eventuale chiarimento, porgiamo cordiali saluti.

Rag. Fulvio Alpini